inverter
Impianti fotovoltaici

L’inverter è uno dei componenti più importanti di un impianto fotovoltaico, senza cui è impossibile sfruttare l’energia solare per far funzionare gli elettrodomestici e gli apparecchi elettronici. Si tratta del dispositivo elettronico che si occupa concretamente della conversione della corrente catturata e prodotta dai pannelli. Vediamo insieme cos’è e quali sono le sue caratteristiche.

Cos’è un inverter per fotovoltaico

In pratica l’inverter è un apparecchio elettronico connesso alla rete, che converte la corrente continua che deriva dall’energia solare, in corrente alternata, la comune energia elettrica che viene impiegata nelle case. Ha il compito di rendere l’energia adatta all’autoconsumo e all’immissione nel sistema elettrico e utilizzabile per alimentare i dispositivi elettrici.

Si tratta di una scatola di metallo di media dimensione, con all’interno un quadro elettrico, che nello specifico ha il compito di:

  • ridurre al minimo la dispersione di energia che avviene al momento della conversione;
  • regolare frequenza e tensione dell’energia elettrica (i valori sono rispettivamente 50Hz e 220-230v, sia per case che per edifici industriali), nonostante le variazioni nella tensione in uscita dal generatore fotovoltaico;
  • ottimizzare la potenza del sistema, trovando e mantenendo il giusto punto di funzionamento;
  • inviare una segnalazione in caso di guasti interni o irregolarità;
  • monitorare la rete elettrica e proteggere l’impianto da eventuali sovratensioni, cortocircuiti e blackout;

Per la scelta dell’inverter, bisogna considerare la potenza e la connessione dei moduli. Per calcolare la potenza giusta dell’inverter, è necessaria una stima dei consumi energetici massimi che il vostro nucleo familiare o la vostra attività commerciale potrebbe raggiungere. Un buon modo è quello di sommare la quantità di energia che consuma ciascun dispositivo connesso alla rete contemporaneamente. Indicativamente, per un impianto domestico, la potenza varia da 2kW fino a 5kW. Per un impianto professionale è compresa tra i 10 e i 20kW, in ambito commerciale, mentre è ancora superiore in caso di impianti industriali.

Per un impianto domestico sarà necessario un inverter di stringa, con una potenza tra i 250 W fino ai 15kW. Esistono anche più serie di stringhe di pannelli affiancate, per cui servirà un inverter multistringa, consigliato qualora l’impianto sia costituito da più superfici parziali o in parte all’ombra. Troviamo inoltre un tipo di collegamento centralizzato, in cui ogni pannello sarà collegato all’inverter centrale, con una potenza compresa tra i 15 kW fino a 1 MW, quindi particolarmente adatte a impianti di grandi dimensioni. Per ultimi ci sono i microinverter, inverter di dimensioni ridotte che sono installati dietro un pannello, con una potenza inferiore ai 250 W. Hanno il vantaggio di monitorare in maniera più tempestiva le prestazioni e massimizzare le prestazioni del singolo pannello e quindi di tutto l’impianto.

Le tipologia di inverter

Sul mercato esistono più tipologie di inverter:

  • gli inverter monofase, adatti per impianti di piccole dimensioni, contrapposti agli inverter trifase usati più frequentemente per impianti di grandi dimensioni, e sostituibili con gruppi di più inverter monofase;
  • inverter con trasformatore necessari se l’impianto richiede una messa a terra;
  • inverter senza trasformatore, solitamente meno ingombrante e con un rendimento più alto, ma non fornisce un isolamento elettrico;
  • inverter a onda modificata.

Di norma, l’inverter fotovoltaico va installato in un luogo isolato e ventilato, per evitare surriscaldamenti all’involucro e sbalzi di temperatura.

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